Stefano Mattu
Nome
Stefano
Cognome
Mattu
Numero di telefono
3459212306
Comune in cui vivi
Cagliari
Occupazione attuale
Studente, Startupper
Profilo LinkedIn
Sei un founder tecnico?
No
Formazione
Laurea in Economia e Management e laureando in Data Science, Business Analytics e Innovazione
Per favore registra un video di un minuto presentando te stesso
Chi scrive codice o svolge altro lavoro tecnico sul vostro prodotto? È stato fatto qualcosa da un non-fondatore? Per favore, spiega.
La persona che si occupa di scrivere il codice e sviluppare gli algoritmi, prodotto core di Bloom LABS è Riccardo Medinas. Riccardo è uno dei co-founder, laureato in Matematica applicata (laurea magistrale), ha conseguito poi un master di secondo livello in Matematica e Fisica applicate. Nella startup si occupa dello sviluppo dell’algoritmo e dell’analisi dei dati.
Stai cercando un cofondatore?
No
Nome della tua azienda
Bloom LABS
Descrivi in una frase cosa fa la tua impresa
Bloom LABS mira a rivoluzionare il modo in cui i fiori vengono coltivati fornendo ai floricoltori un metodo innovativo di coltivazione che non consuma il suolo, non fa utilizzo di pesticidi e risparmia fino al 90% d’acqua. Inoltre consente di monitorare in ogni momento le esigenze della pianta rendendo il processo produttivo completamente automatizzato, dalla semina al raccolto.
Link del sito web dell’impresa, se esiste
Se hai un pitch-deck o una presentazione, allega qui sotto
Cosa farà la tua azienda? Per favore descrivi il tuo prodotto e cosa fa o farà.
Bloom LABS fornisce ai floricoltori sistemi plug and play di indoor farming, costituiti da una parte hardware, data dalla camera di crescita e dall’attrezzatura al suo interno necessarie per la coltivazione e da una parte software, data invece dagli algoritmi che si occupano di gestire i parametri ambientali all’interno della camera impostandoli sui livelli più opportuni per rendere la produzione il più efficiente possibile.
La produzione dell’hardware è esternalizzata ad aziende specializzate. Per cui il core business di Bloom LABS è quello di sviluppare gli algoritmi che si occupano di gestire i parametri ambientali all’interno della indoor farm facendo sì che il ciclo produttivo delle piante coltivate all’interno sia reso il più breve e il più efficiente possibile, in modo tale che si risparmino tempo e risorse. Le nuove tecniche dell’indoor farming permettono di ridurre il consumo di acqua e di suolo, inoltre l’eliminazione dell’utilizzo dei pesticidi permette di ridurre l’inquinamento delle falde acquifere.
Dove vivi attualmente e dove sarà basata l’azienda dopo il programma di accelerazione?
Io e il mio team viviamo in Sardegna, in particolare nel Sud Sardegna. In questo momento la sede operativa si trova presso l’incubatore certificato The Net Value, in viale la Plaia 15 a Cagliari.
Spiega la tua decisione riguardo la localizzazione
Tutti i founder sono sardi e pensano che fare azienda in Sardegna seppur possa sembrare difficile sia un modo di restituire al territorio ciò che ci ha dato. Amiamo la nostra terra e vogliamo riamanerci e fare in modo che sia un posto ospitale non solo per gli autoctoni ma anche per tutti coloro che vorranno venire da fuori per lavorarci e viverci.
A che punto sei/siete con lo sviluppo dell’impresa?
Bloom LABS è una startup innovativa costituita ad aprile 2024.
Dal lato dello sviluppo del prodotto ad ora abbiamo svolto le prime sperimentazioni per quanto riguarda tulipani e gigli che saranno le prime specie ad essere commericializzate, nelle prossime settimane realizzeremo un nuovo laboratorio che ci consentirà di moltiplicare la sperimentazione e andare più veloci nello sviluppo del prodotto.
Dal punto di vista commerciale invece, in questo momento siamo in contatto con i primi clienti a cui abbiamo proposto un contratto try&buy che consiste nel fornire ai floricoltori una versione in miniatura della camera di crescita in modo che possano provarla per un periodo limitato di tempo e verificare di persona i vantaggi che una tecnologia del genere porta al loro settore. Al termine del periodo di prova i clienti si impegnano a valutare l’acquisto di una camera di crescita vera e propria. Il contratto prevede il pagamento di una set up fee per l’installazione della farm e dell’acquisto dei fiori prodotti in questi mesi di prova da parte del cliente, che in questo modo dimostra il suo interesse verso il prodotto finale. Siamo inoltre in piena fase di fundraising e stiamo parlando e valutando diversi soggetti sia pubblici che privati che possano supportarci dal punto di vista finanziario nei prossimi mesi.
Da quanto tempo ciascuno di voi lavora su questo progetto? Quanto di quel tempo è stato a tempo pieno?
L’azienda è stata costituita ad aprile 2024, ma già dai primi mesi del 2023 Stefano, Maddalena e Silvio hanno iniziato a lavorarci, con il tempo sono arrivati anche gli altri soci.
Dalla costituzione Silvio e Riccardo lavorano full-time per l’azienda mentre tutti gli altri sono part-time.
Quale stack tecnologico stai usando, o hai intenzione di usare, per realizzare la soluzione?
In questo momento utilizziamo una versione prototipale della camera di crescita che costruiremo nei prossimi mesi, al cui interno portiamo avanti la sperimentazione necessaria per raccogliere i dati relativi alle condizioni climatiche necessarie per la crescita delle piante. Inoltre stiamo sviluppando, con una consulenza esterna, una piattaforma, da connettere con le attrezzature all’interno dell’indoor farm, in cui gli utenti possano accedere e monitorare lo stato della propria camera di crescita in modo tale da poter tenere sotto controllo tutti i parametri ambientali.
Le persone stanno usando il tuo prodotto?
No
Ci sono ricavi?
No
Se hai già partecipato o ti sei impegnato a partecipare a un programma di incubazione, accelerazione o pre-accelerazione, per favore diccelo
Ci siamo conosciuti al Contamination Plus+, un programma formativo/imprenditoriale organizzato dal CREA e dall’Università degli studi di Cagliari. Successivamente sempre presso l’Università degli studi di Cagliari abbiamo preso parte al programma di accelerazione Cagliari Digital LAB, nell’ambito della Casa delle Tecnologie Emergenti. In questo momento stiamo poi seguendo altri due programmi di accelerazione: SMARTERRA, un programma di acceleraiozne internazionale per imprese che lavorano nel settore agricolo e Le Village Catania, anch’esso rivolto ad imprese che operano in ambito agricolo.
Perché hai scelto di lavorare su quest’idea? Hai competenze specifiche in questo settore? Come sai che le persone hanno bisogno di ciò che stai facendo?
L’idea viene dal CEO, Silvio Piredda, la cui famiglia ha un’attività che opera nel settore floricolo.
I compiti all’interno dell’azienda sono ben suddivisi: tra i soci c’è un agronomo, Filippo Torlini che, assieme a Riccardo Medinas, Matematico e Data Ananlyst, si occupa dello sviluppo del prodotto, della parte commerciale se ne occupano Silivio PIredda e Maddalena Torlini, mentre io mi occupo della gestione economica e finanziaria dell’azienda.
Durante la fas einiziale del nostro perocorso abbiamo svolto numerose interviste, entrando in contatto con molte aziende sarde che lavorano nel settore floricolo in diversi ruoli (grossisti, floricoltori, fioristi) e abbiamo così capito quali erano i problemi maggiori del settore e trovato così la soluzione adatta a loro. Alcune di queste aziende hanno trovato molto interessante la nostra idea e questo le ha spinte a farci da sponsor e a cofinanziare la realizzazione del primo laboratorio che abbiamo costruito nell’estate del 2023.
Chi sono i tuoi concorrenti? Cosa capisci del tuo business che loro non capiscono?
Rispetto a chi attualmente fornisce serre e materiale per la coltivazione ai floricoltori noi offriamo un prodotto che consente la coltivazione durante tutto l’arco dell’anno eliminando i problemi legati alla stagionalità e alla dipendenza dai fattori climatici esterni. Inoltre l’utilizzo degli algoritmi di Bloom LABS consente di monitorare lo stato di salute della pianta e di modificare le condizioni climatiche a cui essa è sottoposta di conseguenza. Questo consente di automatizzare la produzione che dunque è programmabile e prevedibile e non ha bisogno dell’intervento umano se non nella fase di semina e di raccolta del fiore.
Come vengono generati i ricavi? Che ricavi potenziali potresti ottenere?
Il nostro revenue model si basa sulla vendita dell’hardware (ossia della camera di crescita allestita con le attrezzature necessarie alla coltivazione), la cui produzione è esternalizzata ad un’altra azienda, sulla fornitura dei consumables (bulbi, sementi e nutrienti) ai clienti e sulla sottoscrizione di abbonamenti periodici per l’utilizzo degli algoritmi di AI.
Come fanno gli utenti a trovare il tuo prodotto? Come hai ottenuto gli utenti che hai ora? Se fai pubblicità a pagamento, qual è il tuo costo di acquisizione?
Alcuni dei clienti con cui stiamo contrattando in questo momento vengono dal network del CEO, Silvio Piredda, la cui famiglia lavora nel mercato floricolo e ha quindi diverse conoscenze tra gli operatori del settore.
Altri floricoltori li abbiamo contattati telefonicamente, si tratta di un target particolare che non utilizza i social network e che preferisce il contatto face-to-face, per cui la nostra strategia è quella di chiamare i floricoltori e altri operatori del settore, sottoporli ad un questionario che ci consenta di capire se c’è la possibilità di collaborazione e poi organizzare un incontro di persona. Abbiamo inoltre contatti con aziende o associazioni di categoria che ci hanno messo in contatto con alcuni operatori del settore interessati al prodotto.
Dove si troveranno la maggior parte dei tuoi utenti iniziali?
Italia
Quale categoria si applica meglio alla tua azienda?
Agriculture
Hai già costituito qualche entità legale per la startup?
Sì
Hai già ricevuto qualche investimento privato?
No
Su quale range si posiziona il taglio di investimento complessivamente ricevuto da investitori?
50.000 – 150.000
Stai attualmente raccogliendo fondi?
Sì
Che taglio di investimento cerchi?
1000000
Vuoi condividere le informazioni relative alla tua startup con gli investitori iscritti alla piattaforma?
Sì
Cosa ti ha convinto a fare domanda? Qualcuno ti ha incoraggiato a fare domanda? Hai partecipato a qualche nostro evento?
La possibilità di partecipare ad un network che ruota attorno al mondo delle startup, con base a Cagliari è ciò che mi ha convinto a fare domanda per partecipare a questo programma. Penso che in questo mondo sia fondamentale il confronto e che imparando dagli altri si possa andare più agevolmente avanti nel proprio percorso.
Come hai conosciuto SVP?
Passaparola
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